Il dodicesimo Dottore



Rullo di tamburi.

Il dodicesimo dottore è Peter Capaldi.

Questo nome si presta a varie riflessioni.
Perché proprio Peter Capaldi?
Fascino, stempiatura e naso da Dottore ci sono. Insomma, la fisionomia è importante per un personaggio tanto istrionico, assurdo e complicato come è il Dottore.


La nuova serie di Doctor Who, quella che ha riaperto i battenti nel 2005 dopo quasi dieci anni di silenzio dal film tv del 1996 e a quasi venti dalla serie classica, ha visto, nell'ordine, i seguenti attori: Christopher Eccleston, David Tennant, Matt Smith.

Christopher Eccleston non ha bisogno di presentazioni. È arrivato a interpretare il nono dottore con un curriculum da urlo. Ci ha deliziati per una sola stagione, ma è stato un vero e proprio mito. Nell'anno del suo viaggio a bordo del Tardis, Eccleston ha spento quarantuno candeline.

David Tennant, il decimo dottore, è stato – a quanto dicono – il dottore più popolare della storia della serie. E a ben dire. Il suo dottore in completo a righe, cravattina e Converse è uno di quelli che  ha davvero bucato lo schermo. Altro che mito, un Mito (specie in coppia con Billie Piper). Tennant ha recitato la parte del Dottore dai trentaquattro ai trentasette anni.

L'undicesimo dottore, invece, ha visto ricadere la scelta su uno degli attori più giovani dell'intera serie, Matt Smith. Smith – con una scarsa carriera cinematografica alle spalle – ha sostenuto la parte del dottore per ben tre stagioni, dai ventotto ai trentuno anni. La scelta era piuttosto chiara: con Matt Smith si era voluto puntare su un pubblico più giovane.
Insomma, da Eccleston a Smith l'età del dottore si è andata abbassando, attestandosi attorno a una media di trentacinque anni: età perfetta, un Dottore né troppo vecchio, né troppo bambino, capace di attirare giovani e non più giovani.

Con la scelta di Peter Capaldi, però, la situazione sembra totalmente ribaltarsi. Capaldi è del 1958. L'età di riferimento del dottore, quindi, si è visibilmente alzata, passando da un trentenne a un quasi sessantenne. L'operazione sembra volta a puntare ad un altro tipo di pubblico o a riabbracciare quello più vecchio. Indubbiamente, la cosa è molto interessante, perché con un attore così diverso dai precedenti tutto diventa possibile. Di certo, occorrerà vedere in quali rapporti porranno il nuovo dottore con la propria assistente.
Non siamo qui per giudicare a priori. Indubbiamente, la BBC ha tirato fuori dal cilindro un nuovo coniglio, sbaragliando tutti con la propria scelta (ricordo quando, tra le ipotesi, si facevano i nomi di Leonardo Di Caprio e Rupert Grint!).

Quest'anno ricade il cinquantesimo anniversario dalla nascita di Doctor Who. Se la serie è così longeva e sempre di successo, un motivo ci sarà.

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