PROIEZIONI NOTTURNE - Old boy e Lady Vengeance



I film vanno guardati tante tante tante e ancora tante volte. Ad ogni visione si scopre qualcosa che si era perso e si aggiunge un ulteriore tassello al significato del film. Ora: Old Boy e Lady Vengeance, i miei film preferiti, hanno in comune qualcosa di estremamente sottile che ho notato solo dopo tante... "visioni".
I film fanno parte di una trilogia e questo è un fatto. Nei tre film ricorrono sempre gli stessi attori a ricoprire ruoli diversi, segno evidente che in ognuno di noi abitano sia la vittima che il carnefice (tra l'altro, questa, è un'operazione elegantemente metacinematografica). Nei primi due film abbiamo sempre due protagonisti maschi, che alternativamente ricoprono il ruolo di vittima e carnefice. Nel terzo film la protagonista è una sola ed è donna e in lei coabitano il demone e la santa. Nei tre film a volte ricorrono le stesse frasi, oltre che gli stessi attori e c'è sempre il tema del rapporto genitore/figlio.
Il finale di Lady Vengeance sembra quello più... "lieto". La protagonista, Geum-ja, forse è l'unico personaggio dei tre film che alla fine si ritrovi con la propria progenie. Sembra l'unica che riesca ad espiare i propri peccati. C'è solo un inesplicabile elemento che caratterizza le ultime sequenze. Uno strano e denso fumo invade prima la pasticceria, dove la nostra lady vendetta sta offrendo una torta ai familiari dei bimbi uccisi e poi nella stanza dove la figlia della donna dorme con i genitori adottivi.
La prima volta, di fronte a questo elemento inspiegabile e apparentemente inutile, ho pensato che fosse una perdita di gas. E questa interpretazione toglieva molto al significato del film.
Poi, rivedendo Old Boy, ho capito. In Old Boy appare lo stesso fumo che invade la prigione di Dae-soo al settimo piano e mezzo. Il fumo di Old Boy era il momento in cui Dae-soo veniva addormentato, ipnotizzato, ingannato.
E allora, il fumo proprio sul finale di Lady Vengeance? Temo a dirlo, ma credo che in Lady Vengeance il finale sia solo una grande illusione. Vabbè, è stupido dirlo, perché il cinema è tutto una grande bellissima illusione. Forse per Geum-ja, la nostra lady vendetta, è l'illusione di aver raggiunto la pace?
O forse, c'è qualcuno che la controlla, che la gestisce come un burattinaio, come un regista?
C'è qualcosa di dissonante, disturbante e anche scioccante, in quel fumo.
Come leggerlo, come interpretarlo?

Chi sta ingannando Geum-ja? Chi la osserva? Se in tutti e tre film della trilogia c'è sempre uno sguardo dall'alto che controlla i protagonisti, uno sguardo sempre riconducibile ad un personaggio, stavolta, per Lady Vengeance la cosa si complica, perché questo sguardo non è legato a nessuno.
Forse nessuno di noi è veramente libero; questo mondo che ci circonda è tutto una prigione.
Anche in Old Boy, il protagonista, lo dice, dopo essere uscito dalla sua stanza-prigione: non è che le cose vadano meglio, sono solo in una prigione più grande.

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