Quando tutto sembra perfetto

Ieri pioveva, alla stazione Ostiense di Roma. Io, seduta su un sedile di marmo, ascoltavo una dopo l'altra le canzoni del mio lettore mp3. Ho iniziato a guardarmi intorno, ho sospeso per un attimo i pensieri.
Poi, si forma nelle mie orecchie "Mad World".

All'improvviso la voce meccanica della stazione entra perfettamente al secondo giro di pianoforte e annuncia il mio treno.
La signora del binario uno spezzetta un tramezzino. Lo mangia, piano, si muove convulsamente, in modo strano. Una ragazza rimane fissa, in piedi, tiene la borsa stretta sotto il braccio.
La mia testa gira, da sola. Guardo questo cielo grigio e la pioggia finissima che sovrastano la stazione. Un gioco di forme e di colori mi fa vedere quel luogo in modo diverso. E' sempre stato la lunga attesa prima di tornare a casa. Ora sono lì, smaterializzata, fusa con quelle persone, quei marciapiedi, quelle banchine, quella pioggia. Mi attraversa un brivido e penso che sia tutto perfetto.

Il treno arriva, sovrasta la musica. Quella porzione di schermo e di arte che ho vissuto svanisce. Torno a casa, con nuove parole da scrivere.

Commenti

Jester ha detto…
Ho ascoltato e mi sono subito innamorato del brano e del suo autore.
Ho seguito il video e ho apprezzato per l'ennesima volta quale poesia si nasconda nelle cose più semplici, che poi si rivelano anche essere quelle più difficili da fare.
Ora potrei vivere a occhi chiusi, come faccio a volte